Rinascimento: la rinascita dell’arte

Prima del ‘400 sembrava che l’Occidente si fosse dimenticato della bellezza delle sculture greche e romane e che la pittura fosse lo specchio di un mondo soprannaturale, in cui le figure apparivano prive di emozioni, collocate in uno spazio irrelae e illuminato dall’oro degli sfondi. Nel mio articolo relativo a Ambrogio Lorenzetti potrai vedere immagini di alcune sue opere del ‘300.

Definizione del Rinascimento

Storicamente il Rinascimento inizia nei primi anni del ‘400 e comprende un periodo lungo due secoli, quindi fino alla fine del ‘500. Nasce nella nostra penisola per poi diffondersi in tutta Europa, in particolare in Olanda e nei Paesi Bassi.

Possiamo definire il Rinascimento come una rinascita delle arti, della lettura e della filosofia, che segna una frattura evidente con il periodo precedente che tutti conosciamo come Medioevo. Il concetto di rinascita venne coniato da Vasari nel 1550.

I principi fondanti del Rinascimento

I principi fondanti sono la prospettiva, la proporzione e l’anatomia. Questi concetti sono frutto di un profondo cambiamento nel concepire l’arte. Con il Rinascimento infatti, l’arte diventa un riflesso della realtà che ora può essere misurata e descritta secondo principi matematici.

Città simbolo del Rinascimento

Firenze è la città simbolo del Rinascimento.

Nel 1401 viene indetto un Concorso per realizzare la seconda porta del Battistero della città. Questa competizione, alla quale parteciparono molti valenti artisti, si risolse in un confronto tra Filippo Brunelleschi e Lorenzo Ghiberti. Il lavoro fu assegnato a quest’ultimo.

Quest’evento viene generalmente indicato come un punto di rottura verso la precedente tradizione, anticipando già, all’alba del secolo, alcuni principi che saranno alla base della rivoluzione dell’arte rinascimentale: prospettiva, proporzioni e anatomia.

 

La rivoluzione del Rinascimento può essere vista come il frutto di varie conquiste, che nelle opere d’arte fanno spazio alle emozioni umane, e piano piano ai ritratti dei Santi si preferiscono i ritratti di uomini illustri.

Dal mio punto di vista si tratta di un’epoca che è un modello a cui ispirarsi ancora e soprattutto oggi.  L’ideale di bellezza rinascimentale ha permesso di realizzare capolavori che difficilmente sono replicabili e che rappresentano il punto più alto della perfezione tecnica e stilistica.