I capolavori della Collezione Peindre en Normandie al Palazzo Mazzetti di Asti

La mostra Monet e gli Impressionisti in Normandia

Ho iniziato il 2020 immersa tra i colori e le forme dell’Impressionismo, perdendomi tra i quadri presenti alla mostra Monet e gli Impressionisti in Normandia.

La mostra è un progetto della Fondazione Asti Museo, curato da Alain Tapié. Approdata a Palazzo Mazzetti dopo gli allestimenti negli Stati Uniti, in Giappone, Croazia, Slovenia, Polonia, Germania e nei paesi scandinavi e baltici.
Le 75 opere esposte provengono in grand parte dalla collezione Peindre en Normandie, dal Musée di Vernon, dal Musée Marmottan Monet di Parigi e dalla Fondazione Bemberg di Tolosa.
Le opere raccontano gli scambi, i confronti e le collaborazioni tra i più grandi pittori dell’epoca, che hanno attribuito alla Normandia l’immagine emblematica della felicità del dipingere.

L’esposizione è divisa in cinque sezioni.

La fattoria Saint Siméon

Numerosi sono i luoghi sulla costa della Normandia dove, grazie all’incontro di diversi artisti, è nato quel particolare rapporto con la natura e il paesaggio di cui i quadri realizzati dal 1830 al 1870 sono testimoni silenziosi, punto di partenza per la storia dell’impressionismo.

La fattoria Saint Siméon, di proprietà della signora Toutain, fu senza dubbio un luogo significativo, dove gli artisti si incontravano, dipingevano insieme, potevano rifocillarsi e godere di una splendida vista.

Louis-Alexandre Dubourg – La Fattoria Saint Siméon
(Déjeuner à la ferme Saint Siméon)
Collection Association Peindre en Normandie, Caen.

Lungo il mare: la villeggiatura

La Normandia diventò presto un luogo turistico. Il silenzio dei paesaggi diventa ormai un ricordo: le spiagge, le coste rocciose, il mare, non sono più soltanto spazi di natura incontaminata. Ora nei quadri ci sono le persone, le famiglie, in gruppi piccoli, ben delineati, oppure ammassati sull’arenile e in mezzo all’acqua.

Claude Monet – Camille sulla spiaggia (Camille sur la plage)
Musée Marmottan, Parigi.

Lungo il mare: il lavoro

Gli artisti non si dedicano unicamente nel dipingere i villeggianti. Tra i soggetti preferiti degli artisti presentati alla mostra troviamo anche i pescatori, le barche tirate a secco sulla spiaggia oppure raffigurate tra i flutti in tempesta, o ancora riflesse in un mare calmo o ancorate in porto. Ma anche le lavandaie al fiume, un cantiere navale o un mercato sotto la pioggia possono essere tema di interesse pittorico.

Claude Monet – Barche sulla spiaggia di Étretat
Fondation Bemberg, Tolosa.

L’entroterra: la terra normanna

Non solo il mare e la costa, anche l’interno della regione normanna regala scorci di una terra ricca e prospera, con i suoi paesaggi agricoli ma anche con i suoi monumenti, le architetture e i villaggi medievali. Ogni elemento diventa importante e i luoghi raffigurati contribuiscono a rendere la Normandia la provincia pittoresca per eccellenza.

Lungo la Senna

Un capitolo a parte è dedicato alla Senna. Tra Le Havre e Parigi, la Senna passa da un estremo all’altro: dalla violenza indomabile delle rapide schiumose agli artifizi delle attività umane e mondane.
Tanti dei temi soggetto della pittura impressionista si ritrovano lungo questo percorso: la natura selvaggia al suo estuario, le rovine, i castelli, i monumenti lungo il suo percorso, e poi il lavoro nei campi, i mestieri, le navi da trasporto, la ferrovia, Parigi, il porto di Le Havre con le sue attività e le nuove industrie.

Tra i nomi di autori che potrete ammirare a Palazzo Mazzetti troverete: Claude Monet e il suo maestro e amico Eugène Boudin, Thèdore Gericault, Jean-Baptiste Camille Corot, Adolphe-Félix Cals, sempre troppo poco noto ma reputato da una parte della critica come il vero antesignano dell’impressionismo, Gustave Courbet, Eugène Delacroix, Jacques Villon, Pierre-Auguste Renoir e Berthe Morisot.